“Cos’è l’endometriosi e quali sono i fattori di rischio? È curabile? Quali sono i sintomi?”
Sono solo alcune delle domande che ancora oggi vengono rivolte ai nostri medici, nonostante le numerose attività di sensibilizzazione che ruotano attorno a questa patologia. Abbiamo dunque intervistato per i nostri lettori la dottoressa Braconi che si occupa di endometriosi Modena.
Cos’è l’endometriosi e quali sono le cause?
L’endometriosi è una malattia ginecologica benigna che può essere definita come un’infiammazione cronica degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, causata dalla presenza anomala di cellule endometriali che, in condizioni normali, si trovano solo all’interno dell’utero e non al suo esterno. Le cause che portano a sviluppare la patologia non sono ancora del tutto chiare, ma è certo che l’endometriosi sia una malattia multifattoriale in cui fattori ereditari, immunologici e ambientali rendono alcune donne più suscettibili di altre alla malattia. Tra i fattori di rischio possiamo elencare:
- Predisposizione genetica;
- Alterazione del sistema immunitario;
- Mestruazione retrograda;
- Menarca in età precoce;
- Cicli mestruali brevi (per esempio, di durata inferiore ai 27 giorni);
- Prima gravidanza tardiva o nulliparità;
- Menopausa in età molto avanzata;
- Fattori ambientali: tossine, stile di vita, dieta.
Endometriosi sintomi e cure: l’importanza di una diagnosi puntuale
L’endometriosi può essere asintomatica o manifestarsi con dolore pelvico, dismenorrea (mestruazioni dolorose), dispareunia (sensazione di dolore durante il rapporto sessuale), dolori intestinali e alla vescica. Pur trattandosi di una patologia benigna, l’endometriosi può favorire una condizione di sterilità e la formazione di una o più aderenze e cisti, fino a essere associata al tumore dell’ovaio nel 3-8% dei casi di endometriosi ovarica. Per questo motivo è importante la diagnosi precoce della malattia, talvolta silente, che può essere effettuata attraverso una combinazione del quadro clinico-anamnestico, dell’esame obiettivo, di un test di imaging (ecografia TV e RMN) e di laparoscopia, in particolare:
- Ecografia transvaginale, come prima scelta per la valutazione della patologia al fine indagare la mobilità degli organi e individuare fenomeni aderenziali ed endometriomi nelle ovaie.
- Risonanza magnetica, per rilevare cisti, noduli, aderenze e focolai attivi della malattia, ma anche la presenza di lesioni sospette non valutabili con il solo approccio ecografico.
- Laparoscopia che, grazie all’approccio chirurgico, permette di confermare la diagnosi di endometriosi e verificarne lo stadio. L’obiettivo principale è l’identificazione dei focolai di endometriosi e la conseguente rimozione, quanto più completa possibile, di aderenze e di impianti endometriosici.
Endometriosi Modena, cosa fare?
È importante sottolineare che l’endometriosi è una malattia cronica e che non esiste una cura definitiva, tuttavia è possibile alleviare i sintomi e prevenire le complicanze grazie a una diagnosi precoce e a una terapia adeguata. La terapia farmacologica prevede la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per il controllo del dolore e di farmaci ormonali per ridurre la crescita del tessuto endometriosico. Per ridurre la sintomatologia viene anche generalmente consigliato uno stile di vita sano e un’alimentazione a base di cereali integrali, legumi e frutta come prugne, mele e pere, cercando invece di evitare l’assunzione di alcolici, latte e derivati, alimenti industriali, carne rossa, salumi e insaccati. Infine, è prevista anche una terapia di tipo chirurgico, con trattamenti conservativi o demolitivi in base alla necessità.
Se cerchi informazioni sull’endometriosi o se presenti sintomi che potrebbero ricondurre a questa patologia, rivogliti a un medico specializzato in endometriosi Modena o a un centro endometriosi Modena.