- Diritto al rispetto della dignità personale.
- Protezione da qualsiasi pressione sulle convinzioni morali, politiche, culturali, religiose del cittadino ricoverato, come condizione essenziale per sviluppare relazioni di fiducia tra il Paziente e i medici o gli altri operatori sanitari.
- Riservatezza nell’esecuzione delle visite e dei trattamenti, nel pieno rispetto del pudore e dell’intimità personale.
- Trattamento professionalmente corretto e cortese da parte del personale.
- Possibilità di identificare immediatamente il personale della struttura in quanto obbligatoriamente dotato di cartellino di riconoscimento con nome e qualifica.
- Condizioni ambientali umane (orari dei pasti, facilità nei contatti con i familiari e nella comunicazione con l’esterno, ecc.).
- Qualunque sia il tipo di ricovero, il Paziente ha il diritto di avere vicino famigliari, amici o persone di fiducia, compatibilmente con le esigenze di igiene generale e degli altri ricoverati.
Diritto alla libertà di scelta
- Libertà di scelta del luogo di cura, con le sole limitazioni dovute alle dotazioni tecniche delle strutture, alle specializzazioni delle équipe mediche ed ai criteri di autorizzazione e distribuzione delle prestazioni sanitarie.
- Informazione obiettiva sull’offerta di prestazioni sanitarie erogabili per mettere il Paziente in condizione di decidere dove farsi curare.
- Accesso nei tempi più brevi possibili a cure di qualità, qualunque sia la condizione sociale, ideologica, economica o l’età del Paziente.
- Possibilità di rifiutare ogni metodo diagnostico e terapeutico grazie ad un’informazione esauriente e chiara.
- Diritto alla qualità delle cure
- Massima sicurezza nell’esercizio della medicina, nell’esecuzione dei trattamenti e nell’assistenza.
- Programmi riabilitativi individuali.
- Processo interno di valutazione della qualità finalizzato al miglioramento continuo.
- Formazione del personale medico, infermieristico e tecnico, sostenuta da iniziative di aggiornamento professionale.
- Implementazione continua di nuove tecnologie in campo diagnostico e terapeutico.
Diritto di informazione
- Diritto ad una informazione adeguata sulle caratteristiche della struttura sanitaria, le prestazioni ed i servizi da essa erogati, le modalità di accesso, l’organizzazione interna.
- Diritto di conoscere i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie (trasparenza ed equità nella gestione delle liste di attesa).
- Diritto ad una informazione imparziale sulla possibilità di ulteriori indagini e trattamenti, eventualmente disponibili in altre strutture.
- Diritto ad una informazione appropriata e comprensibile sulla diagnosi e gli atti terapeutici al fine di potere esprimere un effettivo consenso informato. Qualora l’Assistito non si trovi in condizioni di ricevere un’informazione diretta o di autodeterminarsi, il diritto all’informazione viene esercitato dai suoi legittimi rappresentanti.
- Diritto al rigoroso rispetto della riservatezza dei dati relativi al Paziente e alla sua malattia.
- Diritto ad una informazione corretta sulle eventuali prestazioni a pagamento o di maggiore comfort alberghiero.
Diritto al reclamo
- Diritto del Paziente o dei suoi familiari a vedere presi in considerazione dall’istituzione gli eventuali reclami su disservizi.
- Diritto a ricevere precise informazioni sulla modalità di presentazione dei reclami stessi: ufficio e persone competenti a riceverli.
- Diritto a conoscere entro un determinato periodo di tempo l’esito dell’eventuale reclamo presentato.
- Diritto ad esprimere il proprio parere sulla qualità delle prestazioni, dei servizi, dell’assistenza ricevuta anche tramite la compilazione di apposite schede di gradimento.