Il medico dell’Unità Operativa che ha in cura il paziente decide la data delle dimissioni.
Il medico:
- consegna al paziente la lettera di dimissioni indirizzata al medico di famiglia;
- ne illustra il contenuto e spiega le procedure clinico terapeutiche che consiglia;
- in caso d’impianto protesico consegna la tessera riportante le etichette indicative dei materiali impiantati.
In alcune specifiche situazioni (pazienti fragili con non autosufficienza temporanea o permanente) può attivare le “dimissioni protette”, cioè un programma di assistenza concordato con il medico di famiglia e il servizio territoriale volto a garantire continuità assistenziale e terapeutica tra ospedale e territorio e riservato a pazienti residenti o domiciliati nei distretti dell’AUSL di Modena.
La caposala:
- si attiva per garantire al paziente un trasporto al domicilio adeguato alle sue condizioni fisiche;
- consegna il questionario per la valutazione del gradimento;
- consegna al paziente la documentazione sanitaria delle indagini effettuate prima del ricovero;
- consegna l’opuscolo “Prendersi cura di sé” che aiuta a ricordare le informazioni e i consigli utili tra le mura domestiche;
- consegna, in caso di dimissione in giorni festivi, i farmaci necessari al proseguimento della terapia in assenza di prescrizione del medico di famiglia.
Il paziente può chiedere al medico e alla caposala di essere dimesso prima del termine del programma terapeutico; in caso di auto dimissione, il paziente firma la liberatoria con cui dichiara di assumersi ogni rischio e di liberare i sanitari e la Casa di Cura da ogni responsabilità.